Conversazione di Livio Partiti con Lucetta Scaraffia
FRANCO LA CECLA, LUCETTA SCARAFFIA
"PREGARE, UN'ESPERIENZA UMANA"
L'incontro con il divino nelle culture del mondo
VITA & PENSIERO
Un filo rosso collega le pratiche di preghiera in varie parti del mondo e attraversa fedi e religioni diverse. Questo filo rosso è il rosario. Strumento tra i più antichi dell’umanità, si trova tra le mani dei fedeli cristiani – cattolici, copti, ortodossi, siriaco-caldei – come di quelli islamici, dal Marocco all’Indonesia, dai sufi di Istanbul fino alle lontane isole di Giava e Sulawesi. Scandisce i mantra del mondo buddista da Lhasa ad Hanoi e a Tokyo. Unisce l’induismo indiano a quello praticato a Bali.
Questa ricorrenza così puntuale ci dice una cosa interessante: quando la gente prega, lo fa in un modo che è molto simile nelle pratiche, anche se può essere differentissimo nei contenuti. La preghiera può assumere i connotati dell’ascesi, per liberarsi dei condizionamenti mentali e fisici e focalizzarsi sul proprio centro interiore, o esprimere la richiesta della grazia del Dio cui si rivolge, o ancora dar voce alla lode attraverso l’elencazione dei molteplici nomi divini. Ma sempre, in questa varietà di intenzioni, chi ripete una formula, una preghiera, una lode, specialmente se aiutato dal cerchio del rosario, intraprende una sorta di pellegrinaggio. Un pellegrinaggio compiuto da fermi, con l’intensità e la forza di chi bussa più e più volte alla porta di Dio.
Questo libro, ricco di foto, segue il filo rosso del rosario attraversando i mondi e i modi della preghiera quale esperienza umana tra le più intime e necessarie.E nel farlo ci mostra una verità tanto abbagliante quanto dimenticata nel nostro mondo preoccupato dai conflitti religiosi, ma anche prigioniero di una laicità miope: che la gente prega, e lo fa perché cerca Dio nella vita di ogni giorno e perché i fatti della vita devono essere investiti da un senso. Nella voce e nel silenzio, nella perfetta immobilità e nel vortice della danza, con la comunità e da soli, gli uomini esprimono nella preghiera un’arte quotidiana del vivere, che genera una risonanza tra chi prega, per cui gli oranti di religioni e convinzioni diverse si riconoscono e si comprendono.
Scritti di:
Alberto Fabio Ambrosio, Catherine Aubin, Enzo Bianchi, Sébastien de Courtois, Anna Foa, Gianni Jòraku Gebbia, Mohammed Jamil, Franco La Cecla, Carlo Laurenti, Martin Lönnebo, Manuel Nin, Stefano Piano, Mohammed Rougoui, Lucetta Scaraffia, PierAngelo Sequeri, Ugo Volli, Giuliano Zanchi.
ascolta la conversazione
LUCETTA SCARAFFIA
Lucetta Scaraffia è docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Storica e giornalista, è editorialista de «Il Messaggero» e dell’«Osservatore Romano » – per il quale coordina il mensile Donne chiesa mondo – e collabora con «Il Sole 24 Ore». Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, si è occupata anche di storia delle donne e di storia religiosa. Con Vita e Pensiero ha pubblicato: La santa degli impossibili. Rita da Cascia tra devozione e arte contemporanea (2014) e Donne, chiesa, teologia (a cura di, 2015).
Franco La Cecla, antropologo e architetto, ha insegnato in diversi atenei italiani e stranieri, dedicandosi anche alla realizzazione di documentari e mostre. Nei suoi lavori ha approfondito il tema dell’impatto sociale dell’architettura, indagando i modelli di organizzazione dello spazio tra localismo e globalizzazione e rivolgendosi in particolare alle soglie e ai confini tra le culture. Ricordiamo:Contro l’architettura (2008),Surrogati di presenza. Media e vita quotidiana (2006), Ivan Illich e la sua eredità: tra fine della modernità e ombra del futuro (2013). Ha pubblicato diversi articoli sulla rivista Vita e Pensiero.
PREGARE, UN'ESPERIENZA UMANA
MOSTRA
LA VENARIA REALE
FINO A 23 AGOSTO 2015
www.lavenaria.it
La preghiera è un frammento di religione, un pezzetto di letteratura, di musica, di arte...
La preghiera accomuna culture e culti diversissimi tra loro in quanto fenomeno antichissimo e universale che corrisponde all'anelito verso la divinità, l'ascesi, la perfezione, ma anche alla richiesta di aiuto, di protezione e di conforto; potentissima manifestazione dell’umanità, si ritrova ad ogni latitudine e geografia: la mostra vuole raccontarla attraverso oggetti, immagini, video e opere provenienti da musei di tutto il mondo. La “continuità”, la “ripetizione” e la “circolarità” sono i tre fenomeni che accompagnano i visitatori in questo viaggio.
L'umanità prega creando magnifiche coreografie, ruotando, saltando, inginocchiandosi e prostrandosi, intonando canti e cori, cadendo in trance o in profonda meditazione. Il pubblico è invitato ad entrare in questi mondi attraverso gli oggetti che aiutano la preghiera, i suoni e le musiche che l'accompagnano, la partecipazione agli stessi riti nella profondità di una multiproiezione avvolgente.
Promossa sotto il Patronato dell’Arcivescovo di Torino, S. Ecc. Monsignor Cesare Nosiglia, con il Patrocinio del Comitato per la solenne Ostensione della Sindone 2015
Sotto l'Alto Patronato di Sua Maestà Mohammed VI, Re del Marocco
A cura di: Lucetta Scaraffia e Franco La Cecla
In collaborazione con: Associazione Sant’Anselmo – Imago Veritatis
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare