Conversazione di Livio Partiti con Luca Campigotto
LUCA CAMPIGOTTO
PREMIO HEMINGWAY 2015
LIGNANO SABBIADORO
Va a Luca Campigotto il Premio Hemingway 2015 racconto per immagini/fotolito: perché «nella tradizione della grande fotografia italiana dell’Ottocento ha letto poeticamente i residui archeologici della Roma Imperiale, con un aristocratico segno fotografico, emblema del nostro paesaggio storico». Sarà protagonista dell’incontro il programma sabato 20 giugno, alle 11.30 al Kursaal, sul tema “Roma. Un impero alle radici d’Europa”, in dialogo con Italo Zannier. Veneziano, classe 1962,Luca Campigotto vive e lavora tra Milano e New York. Ha realizzato progetti di ricerca su Venezia, Roma, Napoli, Londra, New York, Chicago, l’India, la Strada delle Casbah in Marocco, Angkor in Cambogia, il deserto di Atacama in Cile, Patagonia, isola di Pasqua, Yemen, Iran, Lapponia. Ha esposto a: Mois del la Photo e MEP, Parigi; Somerset House, Londra; Galleria Gottardo, Lugano; IVAM, Valencia; The Art Museum, Miami; Ed a Miami; Montreal, Biennale di Venezia, MAXXI Roma, Festival della Fotografia Roma e MART Rovereto. Coltiva da sempre l’interessa per la scrittura. Nel 2005 la rivista Nuovi Argomenti ha pubblicato una selezione di sue immagini e poesie.
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LUCA CAMPIGOTTO
"TEATRI DI GUERRA"
SILVANA EDITORIALE
Luca Campigotto presenta in questo volume l’esito della personale ricerca condotta sui luoghi che sono stati teatro di battaglia durante la Prima Guerra Mondiale, di cui ricorre quest’anno il centenario. Sulle vette del Pasubio, dell'Ortigara, del Grappa e del Carso, in luoghi apparentemente inaccessibili, moltitudini di soldati hanno scavato negli anni del conflitto chilometri di grotte e gallerie, hanno costruito labirinti di trincee, hanno issato infiniti reticolati di filo spinato.
Luca Campigotto ha ritrovato non solo quelle tracce fisiche, che in cento anni la natura non è riuscita a cancellare del tutto, ma anche l’emozione che scaturisce da quelle tracce dolorosamente umane, che parlano di sofferenza e che reclamano attenzione: nel maestoso silenzio delle montagne, le fotografie di Campigotto ci ricordano lo strazio delle schegge, delle granate, di ripari mai troppo sicuri, di una lotta per la sopravvivenza che non ha conosciuto riposo. Immagini di una guerra che non è dimenticata e che non è da dimenticare e che, dopo un secolo, merita ancora la nostra riflessione.
Alcune delle fotografie sono arricchite da un progetto di realtà aumentata, con immagini, video e testimonianze originali, da vivere sul proprio smartphone o tablet attraverso l’App “Teatri di Guerra”, scaricabile da Google Play per Android e da Apple Store.
Testi: Franco Marini, Anna Villari, Lyle Rexer, Mario Isnenghi, Gustavo Pietropolli Charmet, Marco Meneguzzo, Luca Campigotto.
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