Conversazione di Livio Partiti con Andrea Renyi
MIKLOS VAJDA
RITRATTO DI MADRE, IN CORNICE AMERICANA
TRADUZIONE DI ANDREA RENYI
VOLAND EDIZIONI
“… in verità non è possibile ricevere altrove quello che non abbiamo avuto dalle nostre madri, e nemmeno ciò che abbiamo avuto.”
Nella notte di Capodanno del 1956, una madre e un figlio sono costretti a separarsi da un destino imposto dal regime comunista ungherese. Le persecuzioni della dittatura – sfociate in due detenzioni – e i conflitti mondiali alle spalle spingono l’ormai ex aristocratica Judit Csernovics a inseguire la libertà fino in America. Ma il rovescio della medaglia è l’inevitabile distacco da Budapest e da suo figlio Miklós, intellettuale deciso a non abbandonare la patria in un momento tanto difficile. Una scrittura capace di comporre con eleganza le tristi vicissitudini familiari e uno spaccato fedele della recente storia ungherese, che evoca con delicatezza, rimpianto e immenso affetto la figura di una donna di alto rango ma dotata di uno spiccato senso pratico.
ascolta la conversazione
Miklòs Vajda, nato a Budapest nel 1931 Miklós Vajda è scrittore, saggista e affermato traduttore dall’inglese e dal tedesco. Ha collaborato per anni con le migliori case editrici magiare, ed è stato redattore della rivista “The New Hungarian Quarterly” fino al 2005. Scritto all’età di 78 anni, Ritratto di madre, in cornice americana è il suo primo romanzo e lo colloca di buon diritto tra i grandi maestri della prosa ungherese.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare