Conversazione di Livio Partiti con Giovanni De Luna
GIOVANNI DE LUNA
"LA RESISTENZA PERFETTA"
FELTRINELLI
Sono decenni, ormai, che la Resistenza è sottoposta a uno scrutinio costante da parte di storici, ma anche di giornalisti e opinionisti. E se una volta poteva essere provocatorio fare le pulci al mito dei partigiani e parlare di guerra civile mettendo sullo stesso piano le fazioni in lotta, oggi molta di questa vulgata è diventata un sottofondo dato quasi per scontato. Il rischio è che ci dimentichiamo, e le giovani generazioni non sappiano mai, quanto di nobile, puro e davvero all’altezza del suo mito c’è stato nella lotta partigiana.
Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un’immagine della Resistenza che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta d’Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il futuro di una nazione intera.
Mesi in cui, tra il cortile della sua villa di famiglia e le montagne tutt’attorno, si formò veramente quell’unità che diede origine al mito della Resistenza. Certo, quell’unità e quella tensione ideale furono di breve durata, e a partire dal 25 aprile del 1945 ognuno avrebbe percorso la sua strada. Ma per Leletta, e per tantissimi italiani, restò sempre nella memoria il ricordo di una “Resistenza perfetta”, non come ideale irraggiungibile, ma come concreta realizzazione, capace di salvare la patria.
Lavorando con grande acume storico a cavallo tra dimensioni locali e grandi scenari, e tra storie personali e dibattiti storiografici, De Luna ci restituisce la consistenza storica di un movimento che fu davvero una lotta per la libertà, in cui si impegnarono italiani di ogni provenienza, ceto e credo politico, capaci di riscattare con il loro impegno e i loro sacrifici (a volte tremendi) una nazione intera, umiliata dal fascismo e dalla guerra.
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“Lo so; questa perfezione oggi può sembrare anacronistica, oppure la replica dolciastra di certi stereotipi. Eppure la ‘Resistenza perfetta’ è proprio quella che emerge dai documenti, dalle testimonianze, dalla realtà di una ricerca d’archivio condotta senza pregiudizi e tesi precostituite, dai ricordi di un’intera comunità che questo libro chiama a raccontarsi in prima persona. E la ‘Resistenza perfetta’ la si vede realizzata direttamente nelle esperienze esistenziali degli uomini e delle donne che la vissero e la costruirono.”
Giovanni De Luna ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni più recenti: La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori, 2004), Storia del Partito d’Azione (Utet, nuova edizione 2006), Il corpo del nemico ucciso. Violenza e morte nella guerra contemporanea (Einaudi, 2006) e Una politica senza religione (Einaudi, 2013). Con Feltrinelli ha pubblicato Le ragioni di un decennio. 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria (2009), La Repubblica del dolore (2011) e La Resistenza perfetta (2015).
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