Conversazione di Livio Partiti con Paola Zatti
a cura di Silvia Pescante
MEDARDO ROSSO
"LA LUCE E LA MATERIA"
PAOLA ZATTI - CONSERVATORE GAM MILANO
MOSTRA FINO AL 30 MAGGIO 2015
La Galleria d’Arte Moderna di Milano, in collaborazione con il Museo Rosso di Barzio, dedica a Medardo Rosso (1858-1928) una mostra monografica costituita da una selezione significativa della sua produzione scultorea e fotografica. A più di trent’anni dall’ultima rassegna che Milano ha dedicato allo scultore (1979) la mostra si pone come occasione di conoscenza e approfondimento di un artista di richiamo internazionale per l’interpretazione personale della materia, straordinariamente moderno nella sua sperimentazione tecnica e poetica, ma anche per la sua vocazione cosmopolita e la sua esperienza a contatto con le avanguardie novecentesche.
Alle 15 opere di Rosso della GAM viene affiancata una selezione significativa dal Museo Rosso di Barzio, che ha partecipato alla curatela della mostra, e una serie di prestiti nazionali e internazionali (Musée d’Orsay e Musée Rodin di Parigi, Staatliche Kunstammlungen di Dresda, il Museo d’Arte di Winthertur, Szepmuveszeti Muzeum di Budapest) che consentono una visione ampia sia dei soggetti affrontati dall’artista sia della sua evoluzione interpretativa, e, infine, della sua competenza e passione per la tecnica fotografica.
L’esposizione MEDARDO ROSSO. La luce e la materia, promossa dal Comune di Milano-Cultura, organizzata e prodotta dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e a cura di Paola Zatti, conservatore della Galleria d’Arte Moderna di Milano, ha un percorso tematico che prende avvio con quattro delle più significative opere degli esordi di Rosso, tutte realizzate a Milano e presentate in diverse versioni: il Birichino, prima opera comparsa nelle sale di Brera nel 1882, il Sagrestano, soggetto comico e quasi spietato del 1883, la Ruffiana, dello stesso anno, rappresentazione caricaturale, nel solco della tradizione verista e Portinaria, 1890-1905, dal Museo di Belle Arti di Budapest.
La seconda sezione cerca di restituire, in molti casi attraverso differenti versioni messe a confronto, due temi fondamentali, la sperimentazione materica (l’utilizzo personalissimo e inconfondibile di gesso, bronzo e cera) e il processo creativo dell’artista che procede per sottrazioni fino al raggiungimento di esiti di sorprendente modernità. Due aspetti illustrati attraverso le straordinarie e inquietanti Rieuse, Henry Rouart, venerato collezionista e ospite di Rosso nel primo periodo di permanenza a Parigi, presentato nelle tre versioni in cera, gesso e bronzo; due soggetti del 1894, L’uomo che legge e Bookmaker, quest’ultimo testimone del periodo di più stretta vicinanza con Degas; la Bambina ridente, opera in cui traspare un legame forte con la tradizione rinascimentale, Aetas Aurea e Bambino ebreo.
La straordinaria Madame X, opera del 1896, unico soggetto arrivato fino a noi in una sola versione e eccezionale prestito dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, è al centro della terza sezione della mostra, e dialoga con due versioni a confronto in bronzo e cera dell’Enfant Malade, documento della fase sperimentale più coraggiosa di Rosso.
Il percorso dedicato alle sculture di Rosso si conclude nella sala finale della mostra con due soggetti Ecce puer (tra gli ultimi concepiti da Rosso, risalente al 1906), e Madame Noblet, soggetto declinato in quattro sole varianti in un lungo arco di tempo (dal 1897 agli anni Venti), e di cui la GAM possiede la versione in bronzo.
Una selezione di opere fotografiche (stampe a contatto da lastre originali e stampe originali) documentano un aspetto fondamentale della vicenda artistica di Rosso
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PAOLA ZATTI
La mostra MEDARDO ROSSO. La luce e la materia (Milano, GAM, 18 febbraio – 30 maggio 2015) rientra in un programma specifico che vuole valorizzare e approfondire le opere e gli artisti presenti nella collezione permanente della Galleria di arte moderna di Milano.
Per l’occasione le sculture di Medardo Rosso (1858 -1928) della GAM vengono esposte con opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, così da ricostruire alcune delle tematiche più importanti affrontate dall’artista.
Curato da Paola Zatti, conservatore responsabile della GAM di Milano, e pubblicato da 24 ORE Cultura, il catalogo che accompagna la mostra approfondisce proprio il tema del rapporto di Medardo Rosso con l’Italia in generale e con la Milano dell’epoca in particolare.
Schede di approfondimento vanno poi a indagare singole realizzazioni dell’artista mettendo a confronto studi, bozzetti e sculture finite.
Il saggio conclusivo affronta infine il tema delle fotografia, che tanta importanza ebbe nel percorso artistico di Medardo Rosso. Completa il catalogo una dettagliata biografia dell’artista.
PAOLA ZATTI storica dell’arte, ha collaborato con numerose istituzioni pubbliche e private, e partecipato alla realizzazione di esposizioni storiche e artistiche sull’Ottocento italiano.
Assistente museale presso i Civici Musei di Monza prima, e le Raccolte Storiche di Milano poi, da quattro anni è conservatore responsabile della Galleria d’Arte Moderna di Milano per la quale ha curato un recente riordino delle collezioni, la pubblicazione delle guide per adulti e bambini e alcune mostre temporanee (“Voglio aria di cielo!” dedicata a Vincenzo Gemito, Giuseppe Verdi e le Arti).
Fin dal 1998 si è occupata di Medardo Rosso collaborando per un periodo con il Museo Rosso di Barzio allo studio e al riordino dell’archivio storico degli eredi Rosso.
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