Conversazione di Livio Partiti con Daria Galateria
ANTOINE DE SAINT-EXUPERY
"IL PICCOLO PRINCIPE"
TRADUZIONE DI MARINA DI LEO
NOTA DI DARIA GALATERIA
SELLERIO EDITORE
Il Piccolo Principe sfugge a qualsiasi classificazione. Favola o racconto filosofico, pieno di riflessioni sulla vita, sull’amicizia, sulla solitudine, sulla morte, ha sempre esercitato un fascino prodigioso, anche per quei disegni dal tratto e dai colori delicati così indissolubilmente legati allo svolgersi del racconto. A settant’anni dalla sua prima uscita una nuova traduzione del classico per eccellenza riletto da Daria Galateria.
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«... Si sa del resto come era nato Il Piccolo Principe. Nel 1942, Saint-Ex disegnava sulla tovaglia bianca, in un ristorante di New York, sorvegliato severamente dal cameriere. “Cos’è?” aveva chiesto l’editore. “Un bambino che porto nel cuore” rispose Antoine. “Facciamone un libro per l’infanzia” propose l’editore, più che altro “per svagare quel gigante triste”.The Little Prince e Le Petit Prince uscirono contemporaneamente in America il 6 aprile 1943. In Francia fu pubblicato solo nel ’46, postumo: perché Saint-Exupéry il 31 luglio 1944 era stato abbattuto da un caccia tedesco. Per questo i grandi dicono che Il Piccolo Principe è anche un testamento. Ai bambini e a tutti resta da ricordare che se i rapporti umani sono così difficili è anche perché l’essere amato, una volta addomesticato con prolungati legami, deve anche essere, un po’, perduto».
Nella Nota che chiude il volume, Daria Galateria raccoglie in un «abbecedario» i temi principali del Piccolo Principe; e, tra le pieghe della vita e le combinazioni di pagine e disegni inediti di Saint-Exupéry, indaga su figure e simboli ricorrenti. Sul mistero della «favola più bella del Novecento».
Daria Galateria (Roma, 1950) insegna Lingua e Letteratura francese nell’Università di Roma «La Sapienza». Ha scritto André Breton (Milano, 1977) e ha curato la prima edizione commentata della Ricerca del tempo perduto di Proust, di cui ha pure pubblicato i primi quaderni preparatori (1988). Si è occupata di Buffon, di Jean Giono e di Paul Morand. Per questa casa editrice ha curato numerosi volumi, tra cui Madame de Duras, Il segreto (1988), Charlotte Robespierre, Memorie sui miei fratelli (1989), Nicolas-Edmé Restif de la Bretonne, Lettera a una scimmia (1995), Raymond Radiguet, Il ballo del conte d’Orgel – e ha pubblicato Parigi 1789 (1989), Il tè a Port-Royal (1995), Fughe dal Re Sole. Memorie di cortigiani riluttanti (1996), Entre nous (2002), Mestieri di scrittori (2007) e Scritti galeotti. Narratori in catene dal Settecento a oggi (2012).
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