Conversazione di Livio Partiti con Carlo Ossola
CARLO OSSOLA
"ERASMO NEL NOTTURNO D'EUROPA"
VITA E PENSIERO
Un olandese formatosi a Venezia, che ha come modello e amico un cancelliere inglese, diviene il legatus dell’imperatore spagnolo, e decide di morire a Basilea, cercando invano un luogo di pace religiosa: anche solo questo minimo richiamo biografico evidenzia la singolare personalità di Erasmo da Rotterdam (1466/69-1536) e illustra la ricchezza del suo percorso umano e culturale all’insegna di un autentico spirito europeo. Ci introduce alla sua lezione il critico letterario Carlo Ossola, ricostruendo i caratteri storici che configurano «il vero Rinascimento», quello che «non si lascia irretire dalle contese religiose», che fu capace di «togliere all’eredità classica i paludamenti aulici e alla tradizione patristica i tratti apologetici», per andare all’essenziale della condizione umana. Sodale di Thomas More, e nutrendo poi Rabelais e Montaigne, e non meno Spinoza, Leibniz, Condorcet, Voltaire, e divenendo infine, nel Novecento, l’emblema e il conforto di una piccola schiera di uomini colti, da Zweig a Huizinga a Bataillon, che hanno resistito alle barbarie dei totalitarismi, l’umanista Erasmo, ironico e sapienziale, paradossale e libero, può rivelarsi, come conclude Ossola, un «prezioso faro per il viaggio e le tempeste che l’umanità incontra e suscita nel secolo ferito che si è aperto», in questo ‘notturno’ d’Europa.
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Carlo Ossola, (Torino 1946) è filologo e critico letterario. Socio dell’Accademia dei Lincei e membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, insegna al Collège de France, cattedra di «Letterature moderne dell’Europa neolatina», e dirige l’Istituto di Studi italiani dell’Università della Svizzera Italiana a Lugano. I suoi saggi, in cui la ricerca filologica è sapientemente intrecciata alla storia delle idee, si rivolgono alla cultura rinascimentale come ad autori contemporanei quali Ungaretti e Calvino, dedicandosi anche all’analisi dello spazio letterario e delle figure che lo popolano, ad esempio in Figurato e rimosso: icone e interni del testo (1988). Tra i suoi libri recenti: Il continente interiore (2010), Introduzione alla Divina Commedia (2012), Letteratura italiana. Canone dei classici (2012, 8 voll.).
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