Conversazione di Livio Partiti con Simona Baldelli
SIMONA BALDELLI
"IL TEMPO BAMBINO"
GIUNTI EDITORE
Simona Baldelli, dopo il felice esordio di Evelina e le fate, torna con un romanzo delicato e perturbante, che ha per protagonista Mr. Giovedì, un uomo che aggiusta e ricostruisce orologi, che ha ancora tanta paura del buio e dell’ombra della madre, e che ha appena scoperto di accorciarsi, di perdere centimetri in altezza. Poi c’ è Regina, che è una ragazzina, anche se vorrebbe sembrare più grande.
Regina ha paura dell’insalata e non ha mai assaggiato pane, burro e zucchero. Ha le unghie laccate.
Per Mr. Giovedì il tempo è passato così lentamente che lui non è mai diventato grande davvero.
Per Regina invece il tempo non corre abbastanza veloce, lei lo vorrebbe velocissimo.
Un giorno Mr. Giovedì e Regina s’incontrano in uno spazio abitato da ombre e sogni, da desideri e fantasmi, fuori dal tempo che conosciamo, un tempo che non è fatto di ore, minuti e secondi. Un tempo differente. È il tempo bambino.
Alla seconda prova Simona Baldelli rafforza e dà corpo alla sua abilità nel costruire mondi paralleli che rispecchiano e moltiplicano il nostro presente. Che costringono dentro un racconto da fiaba, dalle sfumature più variegate, riflessioni e pensieri urgenti e complessi, utili alla comprensione del nostro tempo. Un romanzo maturo e di grande intensità emotiva che conferma una voce solida e unica nel nostro panorama letterario.
ascolta la conversazione
"La finalista al Premio Calvino 2012 e Premio John Fante Opera Prima 2013 Simona Baldelli, torna in libreria per Giunti con "Il tempo bambino" in cui il protagonista, Mr. Giovedì, è un bambino con il corpo da adulto che ha attraversato un passato lento, così lento che non è ancora finito, tanto da non diventare grande mai."
La bambina prese una fetta di pane, l’annusò e diede una leccata allo zucchero. La lingua si ricoprì di una patina biancastra e tornò rapida all’interno della bocca. Assaporò lentamente il gusto dell’impasto e sgranò gli occhi con un’espressione di piacevole stupore. La estrasse di nuovo e, appuntendola come un pennello, prese a disegnare volute sul burro.
Lui seguiva la guglia rosa ciclamino che disegnava solchi sulla superficie bianca, come uno sciatore inesperto valuta per la prima volta una pista innevata.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare