Conversazione di Livio Partiti con Camilla Talfani
FRIDA KAHLO E DIEGO RIVERA
PALAZZO DUCALE GENOVA
MOSTRA FINO ALL'8 FEBBRAIO 2015
CAMILLA TALFANI
RESPONSABILE UFFICIO STAMPA PALAZZO DUCALE GENOVA
CATALOGO MOSTRA
"FRIDA KAHLO E DIEGO RIVERA"
A CURA DI HELGA PRIGNITZ-PODA
SKIRA EDITORE
“Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo fu quando un tram mi mise al tappeto, l’altro fu Diego.” - Frida Kahlo
Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola nazionale preparatoria. Lui era il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale nell’anfiteatro dell’istituto, lei una ragazzina irriverente. Sette anni dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito. Fu l’inizio di un amore lungo e tormentato, destinato a entrare nella leggenda. Quella che veniva definita “l’unione di un elefante con una colomba” superò le consuetudini di un legame sentimentale: Frida e Diego portarono nel loro rapporto e nella loro espressione dell’arte le personalissime esperienze di vita.
Pubblicato in occasione della mostra genovese organizzata da MondoMostre Skira e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, il volume racconta il rapporto tra questi due artisti straordinari attraverso oltre 200 opere, tra cui i celebri autoritratti di Frida Kahlo, numerosi dipinti di Diego Rivera e un’ampia selezione di immagini di grandi fotografi quali Nickolas Muray, Manuel e Lola Álvarez Bravo, Lucienne Bloch, Dora Maar, Tina Modotti, Juan Guzmán, Héctor García e Florence Arquin.
Di Frida vengono presentati dipinti come Autoritratto come Tehuana (Diego nei miei pensieri o Pensando a Diego), Autoritratto con scimmie, L’abbraccio amorevole dell’universo, la terra (il Messico), Diego, io e il signor Xolotl e Autoritratto dentro un girasole, realizzato pochi giorni prima di morire, ma anche disegni e il celebre corsetto di gesso sul quale Frida dipinse la falce e il martello comunista sopra il feto del proprio doloroso aborto.
Di Diego vengono presentati in larga parte dipinti ad olio (e in particolare i grandi ritratti nei quali eccelleva) come il Ritratto di signora di Oaxaca (Evangelina Rivas de la Chica), il Venditore di calle e il Ritratto di Natasha Gelman, ma anche il taccuino del viaggio in Italia e il ritratto di Frida nuda, seduta sul letto e intenta a stiracchiarsi in una posa sensuale.
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“Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo fu quando un tram mi mise al tappeto, l’altro fu Diego.” - Frida Kahlo
Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola nazionale preparatoria. Lui era il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale nell’anfiteatro dell’istituto, lei una ragazzina irriverente. Sette anni dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito. Fu l’inizio di un amore lungo e tormentato, destinato a entrare nella leggenda. Quella che veniva definita “l’unione di un elefante con una colomba” superò le consuetudini di un legame sentimentale: Frida e Diego portarono nel loro rapporto e nella loro espressione dell’arte le personalissime esperienze di vita.
Pubblicato in occasione della mostra genovese organizzata da MondoMostre Skira e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, il volume racconta il rapporto tra questi due artisti straordinari attraverso oltre 200 opere, tra cui i celebri autoritratti di Frida Kahlo, numerosi dipinti di Diego Rivera e un’ampia selezione di immagini di grandi fotografi quali Nickolas Muray, Manuel e Lola Álvarez Bravo, Lucienne Bloch, Dora Maar, Tina Modotti, Juan Guzmán, Héctor García e Florence Arquin.
Di Frida vengono presentati dipinti come Autoritratto come Tehuana (Diego nei miei pensieri o Pensando a Diego), Autoritratto con scimmie, L’abbraccio amorevole dell’universo, la terra (il Messico), Diego, io e il signor Xolotl e Autoritratto dentro un girasole, realizzato pochi giorni prima di morire, ma anche disegni e il celebre corsetto di gesso sul quale Frida dipinse la falce e il martello comunista sopra il feto del proprio doloroso aborto.
Di Diego vengono presentati in larga parte dipinti ad olio (e in particolare i grandi ritratti nei quali eccelleva) come il Ritratto di signora di Oaxaca (Evangelina Rivas de la Chica), il Venditore di calle e il Ritratto di Natasha Gelman, ma anche il taccuino del viaggio in Italia e il ritratto di Frida nuda, seduta sul letto e intenta a stiracchiarsi in una posa sensuale.
ascolta la conversazione
Tormentata, passionale, infedele. Una storia d'amore che ha assunto ben presto i contorni della leggenda.
Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola Nazionale Preparatoria. Lui era il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale nell'anfiteatro dell'istituto. Lei una ragazzina irriverente. Sette anni dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito.
Fu l'inizio di un amore lungo e tormentato, costellato di tradimenti e colpi di scena (anche di pistola). Le gelosie e i tradimenti reciproci, il divorzio e i due matrimoni, il destino opposto delle loro parabole: ogni evento della loro vita, ha reso la loro unione qualcosa di più di un semplice legame sentimentale.
La spina bifida, le 32 operazioni chirurgiche a seguito di un terribile incidente stradale, il tradimento di Diego con la sua amata sorella, Cristina; Frida incarna il senso stesso della lotta, simbolo universale del riscatto femminile.
Frida risponde all'infedeltà di Diego coltivando le sue relazioni extra-coniugali con estrema libertà, con uomini come con donne, personaggi perlopiù famosi, artisti, fotografi, politici, da Tina Modotti, a Giorgia O'Keeffe, da Nickolas Muray a Lev Trotsky.
Il suo spirito di ribellione, la sua sessualità libera e ostentata, ne fanno ben presto il simbolo dell'emancipazione femminile e ogni aspetto concorre ad alimentare il suo personaggio: il lungo sopracciglio, i baffi pronunciati, gli abiti pre-colombiani, la Casa Azul.
E, ovviamente, la sua Arte, anche questa agli antipodi di quella di Diego, intima e introspettiva, carica di emozione, in cui si mescolano fragilità e durezza.
www.fridakahlogenova.it
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