Conversazione di Livio Partiti con Alberto Asor Rosa
ALBERTO ASOR ROSA
"LETTERATURA ITALIANA"
LA STORIA, I CLASSICI, L'IDENTITA' NAZIONALE
CAROCCI EDITORE
«L’“italianista” è, in qualsiasi punto della carta geografica, storica, sociale e istituzionale esso si collochi, colui che garantisce al massimo grado la persistenza dei valori umanistici, non ideologicamente, e perciò vanamente, rivendicati, ma puntigliosamente ritrovati, riga per riga, capoverso per capoverso, canto per canto, autore per autore, nel cumulo di eredità che il passato, fortunatamente, ancora ci consegna» (dalla Premessa). L’esperienza di una vita di ricerca e di critica militante in un libro che si muove fra metodologia, storia e autobiografia, interrogandosi sulla natura e la funzione civile degli studi letterari.
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Alberto Asor Rosa, fra i massimi italianisti, ha esordito nel 1965 con la pubblicazione di Scrittori e popolo, che sottoponeva a un’analisi critica penetrante i principali “luoghi comuni” della cultura letteraria contemporanea. Nella sua attività di storico, culminata nella recente Storia europea della letteratura italiana (Einaudi, 2009), ha privilegiato temi e argomenti di Tre, Cinque, Sei, Otto e Novecento. Ha diretto la Letteratura italiana Einaudi. Dal 2002 ha affiancato alla sua attività scientifica e di critico militante quella di narratore con il romanzo L’alba di un mondo nuovo, seguito nel 2010 da Assunta e Alessandro e nel 2013 da Racconti dell’errore. Ha diretto il “Bollettino di italianistica”, pubblicato da Carocci editore, dal 2004 al 2013.
IL POSTO DELLE PAROLE
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