Conversazione di Livio Partiti con Stefano Cascìu
SPLENDORI DELLE CORTI ITALIANE: GLI ESTE
LA VENARIA REALE
MOSTRA APERTA FINO AL 06 LUGLIO 2014
Uno splendido percorso tra Umanesimo, Rinascimento e Barocco: il collezionismo e il mecenatismo artistico degli Este dal Cinquecento al Settecento attraverso opere di Cosmè Tura, Dosso Dossi, Correggio, Tiziano, Tintoretto, Guercino, Velàzquez ed altri importanti maestri.
Un'occasione imperdibile per ammirare alcuni tra i principali capolavori del collezionismo estense provenienti dalla Galleria Estense di Modena, attualmente chiusa al pubblico in seguito agli eventi sismici del 2012, e da altri prestigiosi musei italiani ed europei.
L'esposizione intende presentare il ruolo e l’importanza della corte degli Este in riferimento ai periodi di regno di Ferrara, sede originaria e capitale del primo dominio estense, e di Modena, nuova capitale dal 1598, dopo la restituzione forzata dei territori ferraresi al dominio diretto del Papa.
Grazie ad una accurata selezione di opere d’arte legate al collezionismo dinastico ed alle grandi imprese decorative, la mostra accompagna il pubblico in un affascinante percorso che va dal pieno Rinascimento dell’età del duca Alfonso I (1505-1534), committente di Tiziano, Dosso Dossi e dei leggendari Camerini d’alabastro del castello di Ferrara, allo splendore barocco del ducato di Francesco I (1629-1658), senza tralasciare la coeva preziosa produzione letteraria e musicale rievocata con la presenza della celebre Arpa Estense.
Il duca Francesco, la cui immagine è indelebilmente inserita nella storia dell’arte europea grazie ai magnifici ritratti realizzati dal Velázquez e dal Bernini, seppe trasformare Modena in una capitale degna di un sovrano di statura internazionale e la rocca di Sassuolo in una “delizia” estiva moderna e scenografica, affidando le imprese decorative ad artisti di primo piano come Jean Boulanger; allo stesso tempo, nel Palazzo Ducale di Modena nasceva la Galleria di pittura ancora oggi memorabile per i capolavori di Correggio, Tintoretto, Guido Reni e Guercino che, insieme a quelli già citati di Tiziano, Dosso Dossi, Velázquez, Jean Boulanger ed altri, sono tutti presenti in mostra alla Venaria.
In concomitanza con l’evento e in solidarietà con il territorio dell’Emilia Romagna, vengono restaurate, con il contributo della Reggia di Venaria e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, due pale d’altare provenienti dalla chiesa di San Francesco di Mirandola, gravemente danneggiata dal recente terremoto, visibili in una sezione dedicata.
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STEFANO CASCIU
Uno splendido percorso tra Umanesimo, Rinascimento e Barocco: il collezionismo e il mecenatismo artistico degli Este dal Cinquecento al Settecento attraverso opere di Cosmè Tura, Dosso Dossi, Correggio, Tiziano, Tintoretto, Guercino, Velàzquez ed altri importanti maestri.
Un'occasione imperdibile per ammirare alcuni tra i principali capolavori del collezionismo estense provenienti dalla Galleria Estense di Modena, attualmente chiusa al pubblico in seguito agli eventi sismici del 2012, e da altri prestigiosi musei italiani ed europei.
L'esposizione intende presentare il ruolo e l’importanza della corte degli Este in riferimento ai periodi di regno di Ferrara, sede originaria e capitale del primo dominio estense, e di Modena, nuova capitale dal 1598, dopo la restituzione forzata dei territori ferraresi al dominio diretto del Papa.
Grazie ad una accurata selezione di opere d’arte legate al collezionismo dinastico ed alle grandi imprese decorative, la mostra accompagna il pubblico in un affascinante percorso che va dal pieno Rinascimento dell’età del duca Alfonso I (1505-1534), committente di Tiziano, Dosso Dossi e dei leggendari Camerini d’alabastro del castello di Ferrara, allo splendore barocco del ducato di Francesco I (1629-1658), senza tralasciare la coeva preziosa produzione letteraria e musicale rievocata con la presenza della celebre Arpa Estense.
Il duca Francesco, la cui immagine è indelebilmente inserita nella storia dell’arte europea grazie ai magnifici ritratti realizzati dal Velázquez e dal Bernini, seppe trasformare Modena in una capitale degna di un sovrano di statura internazionale e la rocca di Sassuolo in una “delizia” estiva moderna e scenografica, affidando le imprese decorative ad artisti di primo piano come Jean Boulanger; allo stesso tempo, nel Palazzo Ducale di Modena nasceva la Galleria di pittura ancora oggi memorabile per i capolavori di Correggio, Tintoretto, Guido Reni e Guercino che, insieme a quelli già citati di Tiziano, Dosso Dossi, Velázquez, Jean Boulanger ed altri, sono tutti presenti in mostra alla Venaria.
In concomitanza con l’evento e in solidarietà con il territorio dell’Emilia Romagna, vengono restaurate, con il contributo della Reggia di Venaria e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, due pale d’altare provenienti dalla chiesa di San Francesco di Mirandola, gravemente danneggiata dal recente terremoto, visibili in una sezione dedicata.
Sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
A cura di Stefano Casciu
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia.
Comitato scientifico:
Luca Bellingeri (Direttore Biblioteca Estense Universitaria, Modena)
Stefano Casciu (Soprintendente BSAE di Modena e Reggio Emilia)
Davide Gasparotto (Direttore della Galleria Estense, Modena)
Milena Luppi (Biblioteca Estense Universitaria, Modena)
Milena Ricci (Biblioteca Estense Universitaria, Modena)
Marcello Toffanello (Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia
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