Conversazione di Livio Partiti con Nathalie Bauer "Ragazzi di belle speranze", Cavallo di Ferro.
NATHALIE BAUER
RAGAZZI DI BELLE SPERANZE
CAVALLO DI FERRO
Nel 1915, lo studente in medicina Raymond Bonnefous, parte per il fronte. Arruolato come medico ausiliare, conosce altri due ragazzi, Declercq e Morin, anche loro giovani medici, con i quali stringe una sincera amicizia. Declercq appartiene alla grande borghesia, ama l’arte e il teatro (soprattutto i balletti russi), ha un fratello alcolizzato e una madre che, dopo il suicidio del marito, si è risposata con un industriale. Morin viene invece da una borghesia intellettuale, è assetato di donne e di combattimenti. Per lui, la guerra è una partita di caccia come un’altra. Nel corso dei mesi, i tre ragazzi affrontano insieme gli orrori della guerra e le meschinerie dei loro simili, il tutto intervallato da permessi durante i quali tornano dalle loro famiglie. Nel 1916, Bonnefous e Declercq conoscono Zouzou, una ragazza che vuole diventare poetessa o veterinaria e che consacra le sue giornate a raccogliere animali feriti. Entrambi si innamorano di lei, benché la giovane rifiuti l’amore e il matrimonio. Ciononostante Bonnefous decide di ritirarsi perché convinto che la ragazza, segretamente, sia innamorata di Declercq. Per questa ragione si lascia sedurre da Juliette, la sorella di Declercq. Tra i due amici scoppia allora un odio silenzioso che verrà interrotto solo dalla notizia che Morin è stato ferito sul fronte. Gli ultimi mesi della guerra sono drammatici. Morin, al quale è stata amputata una gamba, piomba nell’amarezza. Declercq, che scopre il suicidio del fratello maggiore, si lascia andare alla depressione e all’alcolismo nonostante l’amicizia di Bonnefous. Alla fine verrà ucciso in un bombardamento nell’ottobre del 1918, poco prima dell’armistizio, lasciando sconvolti i suoi amici.
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Nathalie Bauer è nata a Parigi nel 1962 dove si è laureata in Storia. Impara l’italiano per passione, da sola, e nel 1990 comincia la sua carriera di traduttrice. Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo, Le feu, la vie. Nel 2011 pubblica Ragazzi di belle speranze con il quale è stata finalista al prestigioso Premio Femina.
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