CONVERSAZIONE
DI
LIVIO PARTITI
CON
BRUNO BERNI
HERMAN BANG - KLAUS MANN
"L'ULTIMO VIAGGIO DI UN POETA"
IPERBOREA
Quando nel gennaio 1912 Herman Bang salpa da Amburgo a bordo del Moltke per raggiungere New York e avventurarsi all’ovest nel nuovo mondo, per una delle brillanti tournée di letture che hanno consacrato la sua fama in Europa, non sa ancora che oltreoceano incontrerà la morte. Forse è stato questo ad affascinare l’esule Klaus Mann, che incluse lo scrittore danese nella sua opera dedicata ai “visitatori illustri” che approdarono negli Stati Uniti a inizio secolo. Il suo “Viaggio al termine della notte” ha infatti per protagonista il “fratello del lontano Nord danese”, come Thomas Mann lo definiva, per l’affinità spirituale che univa l’intera famiglia Mann al malinconico “dandy” di Copenaghen. Ed è proprio un senso di resa dei conti con la vita, con l’uomo e il mondo, a incombere sull’effervescente e cosmopolita racconto newyorchese di Klaus Mann, come nelle ultime pagine scritte dallo stesso Bang, incluse in questo libro. Lettere, il germe di un romanzo sull’umanità di un transatlantico in lotta con la tempesta e un lapidario racconto su una dolceamara abdicazione alla vita, la stessa che Bang sente sfuggirgli una volta approdato in quella terra sovraccarica di possibilità e di speranze, in “quell’infinito paesaggio della giovinezza” che lo fa sentire ancora più inconsistente, inutile, dannato.
HERMAN BANG
Nato nello Jutland nel 1857 e morto negli Stati Uniti nel 1912, Herman Bang è uno dei nomi che, insieme a Ibsen, Strindberg, Brandes e Jacobsen, hanno contribuito a dare alla letteratura scandinava di fine secolo una dimensione europea. Romanziere e giornalista, attore fallito ma regista apprezzato, segue in un primo tempo il naturalismo, ma trova poi nel “romanzo impressionistico” il suo stile particolare, che vede fondersi la sua acuta sensibilità decadente con una delicata ironia. Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia: La casa bianca e La casa grigia (Iperborea 2012) tra i capolavori del decadentismo nordico, I Quattro Diavoli (Iperborea, 1999), L'ultimo viaggio di un poeta (Iperborea, 2012) e Lungo la strada (Guanda, 1989).
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Era come una ferita triste la strada che non finiva mai, con noi sul fondo, noialtri, da un bordo all’altro, da una pena all’altra, verso una fine che non si vede mai, la fine di tutte le strade del mondo.
Louis-Ferdinand Céline
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