CONVERSAZIONE
DI
LIVIO PARTITI
CON
FRANCESCA MOLFINO
"LEGAMI E LIBERTA'"
LETTERE DI LOU ANDREAS-SALOME' E ANNA FREUD
A CURA DI FRANCESCA MOLFINO
TRADUZIONE DI LAURA BOCCI
LA TARTARUGA EDIZIONI
È Sigmund Freud a presentare la figlia Anna
all'affascinante scrittrice Lou Andreas-Salomé per colmare l'assenza di
una madre distante. Tra le due donne nasce un'inedita amicizia che
prende corpo in un'appassionata corrispondenza. La trama di riflessioni
su loro stesse e sul legame che le unisce si intreccia con un sentimento
di affettuosa devozione che va oltre le parole per diventare scambio di
attenzioni, visite e regali. Dalle lettere che si scrivono tra il 1922 e
il 1937 emerge il ritratto di una Germania fiaccata dalle ristrettezze
economiche e irretita dal nazismo, in cui l'unica via di fuga sembra
essere l'attenzione alla natura e alla crescita interiore. Ma la vera
protagonista di questo scambio epistolare è la psicoanalisi, che ha
trovato nella comunità ebraica viennese l'ambiente ideale per imporre le
sue idee rivoluzionarie. Su questo sfondo in cui si annodano, a volte
tragicamente, le vite di analisti e pazienti, si legano i destini di Lou
e Anna, l'una incarnando l'"eterno femminino" goethiano, l'altra
emancipandosi dai modelli femminili dell'epoca, pur restando sempre a
fianco del padre. Da questo incontro nascerà un nuovo modo di vedere il
lavoro analitico, non più confinato alla patologia, ma aperto alla
comprensione della normalità e alla costruzione di una vita psichica
autonoma, ricca di pulsioni, sogni e fantasie.
Francesca Molfino
ha una formazione psicoanalitica freudiana e lavora da più di
trent’anni con pazienti adulti. Dal 1974 ha fatto parte attiva del
movimento femminista ed è stata co-fondatrice del Centro Culturale
Virginia Woolf (Università delle Donne). A tutt’oggi lavora con le donne
nei Centri Antiviolenza e nel 2004 ha costituito insieme ad altre
studiose e scienziate l’Associazione Donne e Scienza. È autrice di
numerosi saggi e libri sui temi dell’identità femminile e sul rapporto
tra psicoanalisi, femminismo e cultura. Per Dalai editore ha pubblicato
Donne, politica e stereotipi (2006).
Laura Bocci, germanista, traduttrice letteraria, docente, autrice di
diversi saggi e alcuni romanzi, ha tradotto autori moderni (Sternheim,
Goldschmidt, Enzensberger) e numerosi classici tedeschi (Lenz, Chamisso,
Kleist, Hoffmann, Brentano, Storm). Nel 2004 ha ricevuto il Premio
Nazionale per la Traduzione del ministero degli Affari culturali. Attiva
nel movimento femminista sin dai primi anni Settanta a Milano, presso
la Casa Internazionale delle Donne di Roma tiene attualmente un gruppo
di scrittura autobiografica, il «Cantiere Autobiografia». |
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FRANCESCA MOLFINO
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LOU ANDREAS-SALOME'
Lou von Salomè nacque il 12 febbraio 1861 a S. Pietroburgo nella famiglia di un generale russo, d'origine tedesca, ma gran patriota. Lou, unica femmina di sei figli, imparò presto in casa il francese e il tedesco e già a diciassette anni aveva ricevuto una formazione in filosofia, teologia e storia della religione. Conosceva piuttosto bene la letteratura francese e tedesca.
Dopo la morte di Nietzsche, le prime due donne che pubblicarono una biografia su di lui furono la sorella del filosofo, Elisabeth Förster-Nietzsche e Lou.
Alcuni chiamarono Lou La Grande Rivoluzione Russa nella vita di Nietzsche. Di lei era innamorato anche il poeta Rilke. Lei elogiava particolarmente il padre della psicoanalisi Sigmund Freud ed era una profonda conoscitrice di Ibsen, Tolstoj, Turgenev, Wagner, e vari altri. Lei, che conservò la Verginità
fino all'età di 36 anni, dopo aver avuto la sua prima esperienza intima
col ventiduenne Rilke scrisse un libro che divenne un vero bestseller nei paesi europei: Erotica.
Si interessò a lungo di psicoanalisi, e rimase a lungo in contatto con i circoli psicoanalitici ed alcuni dei più noti psicoanalisti dell'epoca (tra cui Sandor Ferenczi e Viktor Tausk, con cui ebbe una relazione sentimentale).
Nel 1882,
Friedrich Nietzsche, trentottenne, conobbe Lou Andreas Salomè, che
all'epoca aveva solo 21 anni e gli propose immediatamente di costruire
una piccola comune intellettuale, una specie di "trinità" filosofica tra
lei, Nietzsche e l'amico d'entrambi Paul Rée, di 32 anni. Nietzsche, innamorato della "giovane e affascinante russa", volle sposarla, ma ne ottenne solo un rifiuto. Deluso così nelle sue aspettative, in una grande crisi depressiva Nietzsche scrisse la prima parte del libro Così parlò Zarathustra.
Nel 1981 Giuseppe Sinopoli ha realizzato un'opera teatrale intitolata Lou Salomé, ispirata alle vicende di quest'ultima.
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ANNA FREUD
Anna Freud (Vienna, 3 dicembre 1895 – Londra, 9 ottobre 1982) è stata una psicoanalista austriaca.
Figlia di Sigmund Freud, si è dedicata prevalentemente alla psicoanalisi infantile ed allo studio dei meccanismi di difesa dell'Io.
Figlia di Sigmund Freud, divenne psicoanalista ed iniziò ad occuparsi
della psicoanalisi infantile. Assai noti sono i suoi scontri teorici
con l'altrettanto nota psicoanalista tedesca Melanie Klein (1882-1960), che perdurarono dalla metà degli anni venti sino al gentlemen's agreement
dopo le "Controversial discussions" che si tennero fra il 1942 e il
1944 in una Londra devastata dalla guerra. A differenza di Klein, Anna
Freud non riteneva potessero svolgersi trattamenti psicoanalitici di
bambini e bambine in età troppo precoce, a causa della loro presunta non
analizzabilità per via della supposta mancanza di un transfert. Fu
caposcuola della scuola psicoanalitica detta di "Psicologia dell'Io", che ebbe molta fortuna negli Stati Uniti.
In Europa questo orientamento teorico ebbe in Jacques Lacan
il suo più tenace oppositore, poiché in essa egli vedeva un
"accentramento" dello psichismo sull'Io, mentre riteneva che il "senso
sovversivo" della psicoanalisi fosse proprio nel "decentramento" dello
psichismo: il linguaggio dell'Inconscio
quale verità, di cui l'Io sarebbe solo un "sintomo". Anna Freud
contribuì in particolare a concettualizzare, stabilire e sistematizzare
il funzionamento dei meccanismi di difesa dell'Io, inizialmente intuiti da Sigmund Freud
ed aggiungendone altri alla teorizzazione paterna. Oltre alla rimozione
e a nove classici descritti già dal padre quali: regressione,
modificazione attiva dell'io, isolamento, annullamento retroattivo,
identificazione, proiezione, rivolgimento contro se stessi,
trasformazione al contrario, sublimazione.
Aggiunse anche che l'identificazione con l'aggressore è una forma di
altruismo, venendosi a creare una interazione tra l'individuo e un altro
nel suo mondo. Ascetismo ed Intellettualizzazione,
due difese tipiche dello stadio di sviluppo dell'adolescenza, periodo
dello sviluppo così importante per la persona; e per finire tre reazioni
a forme di dolore: negazione in fantasia, negazione con atti e parole e
limitazione dell'io. Anna Freud inoltre tende a sottolineare un
passaggio evolutivo da forme di difesa più semplici, o primitive, a
forme di difesa più complesse, o più evolute.
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IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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